LA CHIAVE DELL’ANIMA…

"Con quale chiave si apre la tua anima?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Un giorno, il diavolo organizzò una "fiera",
per l'esposizione e la vendita delle sue armi
e dei più sofisticati strumenti per tentare gli esseri umani.
Per giorni, i suoi dipendenti si erano dati da fare per allestire gli "stand",
collegare fari e luci, srotolare la "moquette",
stendere tappeti ed esporre in modo allettante
le ultime invenzioni diaboliche.
C'erano congegni e dispositivi per tutte le categorie di peccati.
 Soprattutto per i sette peccati capitali:
"kit" lussuosi per eccitare alla superbia, all'avarizia,
alla golosità, all'ira, alla lussuria, all'invidia, all'accidia.
E insieme ai dispositivi,
montagne di cataloghi "patinati", video, cd…
E "diavolesse" conturbanti, naturalmente.
I cartellini con i prezzi erano ben visibili, con lo sconto,
come in ogni "fiera" che si rispetti.
Ma nel grande e sontuoso "stand", c'era una vetrinetta misteriosa.
Conteneva una piccola chiave dorata,
su un cuscinetto di velluto rosso.
Era l'unico oggetto che, invece del solito cartellino,
aveva una targhetta che diceva: «Non in vendita».
Un visitatore, sbandierando una carta di credito dorata,
voleva a tutti i costi sapere a che cosa serviva
e sbraitava di essere disposto a pagare qualsiasi prezzo.
Di fronte alla sua ostinata insistenza, fu chiamato il Principale.
Dopo un bel po' d'attesa, Satana arrivò,
preceduto dall'inconfondibile odore di zolfo.
Con i suoi modi sottili e falsamente gentili,
Satana disse al cliente, visibilmente interessato,
che quella chiave gli era oltremodo cara,
che non aveva prezzo e che lui ci teneva tanto,
perché gli permetteva di entrare nell'anima di chiunque,
fosse laico, prete, religioso, anche vescovo o cardinale.
Qualunque fosse il grado della sua fede,
della sua santità, della sua età,
quella chiave prodigiosa funzionava sempre.
Il cliente era molto insistente e alla fine Satana,
nonostante la sua astuzia, non riuscì a mantenere il segreto
e a mezza voce, confessò:
 «Questa chiave mi rende possibile l'accesso nel cuore dell'uomo.
Se l'uomo mi  fa entrare, ho vinto.
La fede muore.
L'uomo non ha più fiducia in nulla.
La sua vita diventa inutile, senza senso... un inferno!».
«Sì, ma quale chiave ti consente di entrare nel cuore dell'uomo?»,
disse spazientito il cliente.
 «Questa chiave è lo scoraggiamento!».

Chi è scoraggiato mortifica, odia se stesso e gli altri,
perché chi è ferito ferisce.
 Lo scoraggiamento è il contrario della fede...