Ho chiesto a Dio di donarmi la pazienza, e Dio disse: "No!".
Disse che la pazienza è il frutto della tribolazione.
 Non viene donata, occorre conquistarla.

Ho chiesto a Dio di portarmi via l'orgoglio, e Dio disse: "No!".
Disse che non toccava a lui portarlo via, ma che dovevo rinunciarci io.

Ho chiesto a Dio di darmi la felicità, e Dio disse: "No!".
Disse che lui mi dà i suoi doni. La felicità è compito mio.

Ho chiesto a Dio di evitarmi il dolore, e Dio disse: "No!".
Disse che la sofferenza ci sottrae alla logica del mondo,
e ci avvicina di più a lui.

Ho chiesto a Dio di far crescere il mio spirito, e Dio disse: "No!".
Disse che devo crescere da solo, e che lui mi poterà per farmi fruttificare.

Ho chiesto a Dio se mi amava, e Dio disse: "SÌ!".
Disse che ha dato il suo unico Figlio, che è morto per me,
ed un giorno andrò in Cielo perché credo.

Ho chiesto a Dio di aiutarmi ad amare gli altri come lui mi ama,
e Dio disse: "Ah, finalmente hai capito!".

"Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia,
e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani,
perché il domani avrà già le sue inquietudini.
A ciascun giorno basta la sua pena!".
( Mt 6, 25-34 )