UN FIGLIO IN DONO!
Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:
Un uomo benestante, e suo figlio, amavano collezionare rare
opere d'arte:
possedevano di tutto, nella loro collezione, da Picasso a Raffaello...
Spesso si sedevano insieme, ad ammirare le grandi opere possedute,
finché arrivò la Guerra del Vietnam, ed il figlio dovette partire!
Fu un soldato molto coraggioso, e morì in battaglia, mentre salvava uno dei
suoi compagni.
Il padre fu informato della sua morte, ed una profonda tristezza lo colse,
poiché era il suo unico figlio.
Circa un mese più tardi, qualcuno bussò alla porta...
Un giovane uomo era in piedi all'entrata, con un grande pacco tra le mani!
Disse: "Signore, voi non mi conoscete, ma io sono il soldato per cui vostro
figlio ha dato la vita;
quel giorno ne salvò molti altri,
e fu mentre mi portava al sicuro, che una
pallottola lo colpì e morì.
Spesso mi parlava di voi, e del vostro comune amore per l'arte!".
Il giovane uomo mostrò il pacco:
"So che non è molto, non sono un grande artista,
ma penso che vostro
figlio avrebbe voluto averlo!".
Il padre aprì il pacco: era il ritratto di suo figlio, fatto dal ragazzo.
In particolare, l'uomo fu colpito dal modo in cui il ragazzo
era riuscito a catturare la personalità di suo figlio, nel dipinto.
Il padre fu attirato dagli occhi, tanto che i suoi si riempirono di lacrime.
Ringraziò il giovane, e si offerse di pagare il quadro.
"Oh, no, Signore, non potrò mai ripagare quello che vostro figlio ha fatto
per me...
Questo è un dono!".
L'anziano signore abbracciò il ritratto.
Ogni volta che i visitatori venivano a casa sua, egli li portava a vedere il
quadro di suo figlio,
prima di mostrare loro qualsiasi altra opera d'arte della sua collezione.
L'uomo morì pochi mesi più tardi. Ci fu una grande asta per i suoi dipinti.
Molte persone influenti vennero, eccitate di vedere i grandi quadri,
ed avere l'opportunità di possederne qualcuno, per le loro collezioni.
Sulla piattaforma, fu messo il ritratto del figlio. Il banditore batté il
martelletto:
"Cominceremo le offerte con questo dipinto del figlio!". "Chi
offre per questo quadro?".
Ci fu silenzio...
Poi qualcuno, dal fondo della sala, gridò: "Vogliamo vedere i famosi
dipinti! Quello saltalo!".
Ma il banditore insistette:
"C'è qualcun altro che vorrebbe offrire per questo dipinto? Chi comincerà
le offerte? 100? 200?".
Un'altra voce gridò, piena d'ira:
"Noi non siamo venuti qui per vedere questo quadro,
siamo venuti per vedere
i Van Gogh, i Rembrandts...
Vai avanti con le vere offerte!".
Ma il banditore ancora continuò: "Il figlio! Il figlio! Chi prenderà il
figlio?".
Finalmente, una voce venne dalla parte più lontana della sala:
era il vecchio giardiniere, che da sempre aveva lavorato con l'uomo e suo
figlio.
"Io offro 10 Dollari per il quadro!". Essendo povero, era tutto ciò
che poteva offrire.
"Abbiamo 10 Dollari, chi ne offre 20?". Disse il banditore...
"Datelo a lui per 10 Dollari, e vediamo gli altri capolavori!".
"10 Dollari, venduto: nessuno vuole offrirne 20?".
La folla divenne veramente arrabbiata:
non volevano il ritratto del figlio, volevano i più validi investimenti per le
loro collezioni.
Il banditore batté il suo martelletto: "E uno, e due, e tre... Venduto per
10 Dollari!".
Un uomo, seduto nelle seconda fila, gridò:
"Ah! Adesso proseguiamo con il
resto della collezione!".
Il banditore poggiò il martelletto: "Mi spiace, l'asta è finita!".
"E cosa ne è del resto dei quadri?", rispose un altro.
"Mi dispiace: quando fui chiamato per condurre l'asta, mi fu parlato di una
stipulazione segreta,
riguardante il testamento, e non mi è stato permesso di rivelarla fino a quel
momento.
Solo il dipinto del figlio sarebbe stato messo all'asta;
chiunque l'avesse comprato, avrebbe ereditato tutto il patrimonio, incluso i
dipinti...
L'uomo che ha preso il figlio, ha preso tutto!".
"L'uomo di oggi, come l'uomo di ieri, è sempre alla ricerca di una ‘felicità’,
che non trova mai!
Dio diede suo Figlio, più di 2000 Anni fa;
e, molto similmente al ‘banditore’,
il suo messaggio oggi è:
«Il Figlio! Il Figlio, chi lo prenderà? Perché, chiunque prende il Figlio,
eredita tutto!».
‘Felicità’ compresa...".