ESSENZA DELL’ESISTERE...

"La fiamma dell'amore è una luce che guida ogni cammino: puoi seguirla davvero, donando la tua vita!"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Un Cerino, triste e rassegnato,
si era messo in disparte, su un lato della scatola,
e una Candela, dispiaciuta, incominciò a parlargli:
"La conosci la storia del Cerino?", esclamò la Candela.
"No!", rispose il Cerino.
"Caro Cerino, non sai quanto sei importante!".
"Parli bene tu!", disse, con voce rammaricata, il Cerino.
"Sei una Candela, ti accendesti tempo fa,
e la tua fiamma ancora brucia, nel consumarti lentamente...
Io sono un Cerino:
mi accenderò, per poi spegnermi rapidamente,
in meno di un istante!".
"Cerino, c'è verità in quel che dici:
però, credimi, non conta quanto sia lunga un'esistenza,
ma è importante la realizzazione della sua essenza!".
Il Cerino ci rifletté su, e poi aggiunse:
"Tu credi che valga sempre, e comunque, la pena di vivere?
Seppur consapevole di nascere, per poi morire,
di accendersi, per poi finire?".
"Ascolta prima la Storia, figlio mio!".

«C'era un volta una Candela: accesa, nel buio della notte,
essa era una faro, per tutti i viandanti del mondo;
chiunque poteva scorgerla, anche dai luoghi più remoti:
quella luce, calda e confortante, li accarezzava,
ed era davvero tanto, ma tanto, importante!
Una notte come tante,
i viandanti ebbero, però, un'amara sorpresa:
la luce della Candela si spense...
Del resto, era un Candela, non poteva durare in eterno,
avrebbero dovuto prevederlo:
ed invece, nel restare completamente al buio,
panico e sconforto avvolsero l'animo di ogni viandante.
Passarono alcuni istanti, che parvero lunghi come secoli
ed, improvvisamente, qualcuno s'ingegnò:
chi ricordò che in soffitta aveva conservata una vecchia candela,
chi trovò una torcia, chi un lumino,
e ci fu persino chi scoprì nella propria casa un camino;
ma, ahimè, era tutto inutile, senza un Cerino!
E fu così che, nell'affanno di risolvere il danno,
qualcuno in tasca trovò un Cerino.
La tristezza avvolse l'animo di quel poverino,
conosceva bene la durata di un Cerino,
 ma la vita del mondo era in declino,
ed allora lo usò, per accendere un camino!
Da quel camino, ogni candela trovò fiamma,
ogni cero luce, ogni lume scintilla...
E, nel giro di qualche secondo,
scanditi come secoli dal mondo,
la luce si riaccese, a tutto tondo:
e, grazie a quel Cerino,
il mondo venne salvato dal declino!».

"Che storia incantevole, Candela!
E come si chiamava, quel Cerino?".
"Ma come?
Quel Cerino lo conosci anche tu, si chiamava Gesù!".
 Il Cerino sorrise, di una Luce interiore,
che lo fece accendere, con tanto amore:
 e quella sua breve esistenza la trascorse,
nel dare realizzazione alla sua essenza...

"È il segreto della felicità:
nella vita, dare realizzazione della propria essenza...".