UNA MATURA PAZIENZA...

"E tu, sai attendere il tempo dei frutti, coltivando la pazienza?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Sul dolce declivio, di una collina delle Langhe,
viveva una prospera comunità di peschi!
In primavera, i loro fiori formavano una morbida nuvola rosa,
che faceva la gioia dei viandanti.
In mezzo ai peschi di lungo corso,
era spuntato un giovane pesco, che cresceva vigoroso...
Quando le giornate di fine Febbraio si fecero tiepide,
il giovane pesco cominciò a chiedere:
«È ora? Possiamo fiorire?».
«Porta pazienza, ragazzo! È presto!
Possono ancora venire venti freddi, ed anche qualche gelata...
Aspetta, verrà anche la tua ora!»,
gli diceva il vecchio, ed esperto, pesco, accanto a lui.
Brontolando, il giovane pesco annuiva, ma gonfiava le sue gemme.
«Sono solo invidiosi, perché sono vecchi!», rimuginava tra sé.
Una delle ultime sere di Febbraio,
illuminata da un sole particolarmente dolce,
il giovane pesco tornò a chiedere:
«Adesso, posso fiorire?».
Il vecchio pesco rispose: «No, ragazzo mio!
Non è ancora primavera...
È probabile che vengano ancora giorni di freddo!».
Il giovane pesco sbottò:
«Uffa! Voi grandi, siete tutti così!
Sempre con i vostri: "Stai attento qui, aspetta là, abbi pazienza...".
Sono stufo, delle vostre lagne!
C'è un bel sole, e decido io per me!»,
Ed i boccioli del giovane pesco esplosero, in magnifici fiori rosa.
«Guarda, quel pesco: è già fiorito! È bellissimo!»,
dicevano i passanti, ammirati.
Sulla collina, era l'unico pesco fiorito, e tutta l'ammirazione era per lui.
Il giovane pesco si pavoneggiava, esultante!
Il sole di Febbraio, purtroppo, dura poco...
Ed, il giorno dopo, una lama di aria gelida annientò, crudelmente, i fiori,
ed i sogni, del giovane pesco!

«Non avere fretta di "sbocciare",
e stai attento a quelle esperienze, che ti possono "bruciare"...».