LA BOTTEGA DEL FALEGNAME
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Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:
C’era una volta, tanto tempo
fa, in un piccolo villaggio, la bottega di un falegname.
Un giorno, durante l’assenza del padrone, tutti i suoi arnesi da lavoro
tennero un gran consiglio.
La seduta fu lunga e animata, talvolta anche veemente.
Si trattava di escludere dall’onorata comunità degli utensili un certo numero
di membri.
Uno prese la parola:
"Dobbiamo espellere nostra sorella Lama
dentata, perché morde e fa scricchiolare i denti.
Ha il carattere più mordace della terra!".
Un altro intervenne:
"Non possiamo tenere fra noi sorella Pialla:
ha un carattere tagliente e pignolo, da spelacchiare tutto quello che
tocca!".
"Fratel Martello", protestò un altro, "ha un caratteraccio
pesante e violento.
Lo definirei un picchiatore.
È urtante il suo modo di ribattere continuamente e
dà sui nervi a tutti. Escludiamolo!".
"E i Chiodi? Si può vivere con gente così
pungente? Che se ne vadano!
E anche Lima e Raspa. A vivere con loro è un attrito continuo!
E cacciamo anche Cartavetro, la cui unica ragion d’essere sembra quella di
graffiare il prossimo!".
Così discutevano, sempre più animosamente, gli attrezzi del falegname.
Parlavano tutti insieme.
Il martello voleva espellere la lima e la pialla,
questi volevano a loro volta l’espulsione di chiodi e martello,
e così via.
Alla fine della seduta tutti avevano espulso tutti.
La riunione fu bruscamente interrotta dall’arrivo del falegname.
Tutti gli utensili tacquero, quando lo videro avvicinarsi al bancone di lavoro.
L’uomo prese un asse e lo segò con la Lama
dentata.
Lo piallò con la Pialla, che spela tutto quello
che tocca.
Sorella Ascia che ferisce crudelmente, sorella Raspa dalla lingua scabra,
sorella Cartavetro che raschia e graffia, entrarono in azione subito dopo.
Il falegname prese poi i fratelli Chiodi dal carattere pungente e il Martello
che picchia e batte.
Si servì di tutti i suoi attrezzi di brutto carattere per fabbricare una culla.
Una bellissima culla per accogliere un bambino che stava per nascere.
Per accogliere la Vita!
Dio ci guarda con l'occhio del
falegname,
e sa ricavare il bene anche dai nostri errori e dai nostri difetti...