PROVA DI CORAGGIO...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

«Se vuoi entrare nella nostra banda, lo devi fare!»,
disse Pietro, a muso duro.
Ale fissava la punta delle scarpe...
«Non ho mai rubato!», mormorò.
«C'è sempre una prima volta...
E, una prova di coraggio, è una prova di coraggio!».
«Non avere fifa!», lo incoraggiò Lorenzo.
«Noi distraiamo il vecchio, e tu fai sparire il cioccolato in tasca... Dai!».
Ale scrollò le spalle:
«Non è una gran prova di coraggio, fregare cioccolato a un vecchio!».
«Vuoi essere dei nostri: sì, o no?». «Sei un vigliacco?».
«Io non sono un vigliacco!», rispose Ale.
E si diressero, tutti e tre, verso la piccola bottega,
che vendeva un po' di tutto...
Il campanello della porta trillò!
Il vecchio li guardò, da sopra gli occhiali, e li salutò, con un cenno del capo.
Pietro e Lorenzo finsero di esaminare la merce, con aria indolente...
Poi, richiamarono l'attenzione del bottegaio, nell'angolo dei quaderni!
«Quanto costa, questo?». «Cinquanta centesimi!».
Nella parte opposta del negozio,
Ale, con mossa rapida, fece scivolare alcune confezioni di cioccolato
nelle tasche!
I ragazzi pagarono il quaderno.
Il vecchio regalò, a ciascuno, una gomma da masticare.
Lo faceva con tutti i bambini!
I ragazzini corsero via, eccitati...
Ai giardini, Ale consegnò il bottino!
«Cioccolato, con le nocciole! Grande!».
Lo divorarono... Ale lo trovò spiacevolmente amaro!
«Ora, sei dei nostri!», disse Pietro, e gli diede un rumoroso "cinque"...
«Io vado a casa!» mormorò Ale.
Passò la serata a studiare, e andò a letto, senza discutere.
Il mattino dopo, ebbe un tuffo al cuore,
passando davanti alla bottega del vecchietto.
Alla fine della mattinata di scuola, cincischiò con libri e zainetto,
finché rimase solo: poi, entrò nella bottega...
Il campanello trillò, e il vecchietto lo accolse cordialmente!
Il ragazzino mise una banconota, accanto alla cassa.
«Tre tavolette di cioccolato!» disse.
«Prendile pure, Ale!» rispose il vecchio.
«Le ho già prese, ieri, signore!», mormorò il bambino, arrossendo.
Ed aggiunse: «Ho dovuto farlo! Era una prova di coraggio...».
Il vecchio prese la banconota, e gli diede il resto:
come sempre, regalò ad Ale una gomma da masticare!
Poi, fece un cenno di approvazione, con il capo:
«La prova di coraggio, l'hai superata, oggi!».

"Abbiamo tutti un branco, che ci ordina come dobbiamo vestirci,
come dobbiamo parlare, dove dobbiamo andare,
che cosa dobbiamo prendere, e come dobbiamo comportarci...
La pressione degli altri, schiaccia il nostro l'intimo:
là, dove siamo onesti, schietti, e generosi!
Là, dove nascono i nostri sogni!
Il vero coraggio, è liberarsi dalla pressione, di chi decide per noi...".