UN SANTO EREMITA...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

C'era una volta, un Asceta, santo e penitente,
che viveva sui fianchi di una montagna, lontano da tutto!
Si nutriva con le bacche degli alberi, e le radici della terra,
e beveva l'acqua limpida del ruscello,
che scorreva, nei pressi della sua capanna.
Per vestito, indossava soltanto un paio di vecchi calzoni sbrindellati...
Ne aveva solo un altro paio, che gli serviva per il cambio!
Trascorreva la giornata nella contemplazione di Dio,
e delle meraviglie del Creato...

Da tutte le parti, uomini, devoti e pii, venivano a visitarlo,
per avere la sua benedizione, che si rivelava sempre prodigiosa,
e per chiedere le sue preghiere, che erano sempre efficaci!
Nella foresta, però, proliferavano alcuni grossi topi,
che, un giorno, rosicchiarono i calzoni del santo
Eremita,
fino a renderli assolutamente inservibili.
Quando vennero i devoti visitatori, il sant'uomo si lamentò...
Quelli, gli suggerirono il rimedio: doveva prendersi un gatto!
Gliene portarono uno, così i topi sparirono,
e l'altro paio di calzoni si salvò.
Ma, ora, bisognava nutrire il gatto...

I fedeli gli portarono una mucca, perché i gatti amano il latte!

Le mucche mangiano l'erba
e, quindi, l'Eremita poteva facilmente nutrire la sua mucca.
Ma l'erba dei dintorni era striminzita, e sgradevole,
così l'Eremita cominciò a curare un vero prato.
Ora, il suo tempo era tutto occupato dal prato,
dalla mucca, e dal gatto...
Non riusciva più a concentrarsi, su nient'altro!
I fedeli, che vennero a visitarlo,
si accorsero, ben presto, che era cambiato:
la sua benedizione non faceva più prodigi,
e le sue preghiere non ottenevano più nulla!

"Chi vuole entrare in contatto con Dio,
ha bisogno di dieci cose:
cinque parti di silenzio, tre di solitudine,
e due parti di vita attiva...".