"I SOLITI FESSI..."

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Un giorno, un discepolo disse, al suo maestro di spiritualità:
"Se uno porge l'altra guancia, e se uno,
a chi gli chiede il mantello, dà anche la tunica,
non rischia, di passare per «fesso»?".
"Sì, è così!", disse il maestro.
"Rischia, di essere preso per «fesso»!".
"E, allora?".
"Allora, gli può essere utile, pregare, con queste parole...".
«Gesù, noi siamo i "soliti fessi"!
Quelli che, "al dunque"... non si tirano mai indietro!
Quelli che non trovano mai la scusa, per dire:
"Non sono potuto venire!".
Quelli che: "Ormai, ci siamo impegnati:
non possiamo, tirarci indietro!".
Quelli che si ritrovano, "sempre gli stessi",
a lavorare, e a "sgobbare"...
Quelli che devono inghiottire amari bocconi,
perché gli altri, oltre a non lavorare, ti prendono anche in giro:
e, magari, quando è tutto finito,
dicono pure, che siamo stati noi, a voler fare da soli!
Gesù, è dura...
Siamo sempre in tanti, a proporre, progettare, programmare,
ma, poi, a lavorare, chi scappa di qua,
chi fugge di là, chi non può, chi non si ricorda;
chi si lamenta:
"Potevi, anche, ricordarmelo!".
E, noi, siamo i "soliti fessi"...
Ci arrabbiamo!
Giuriamo, che: "Questa, è l’ultima volta!
Non ci cascheremo, più!".
Ma, poi, ci siamo ancora,
anche se altri si sono presi il merito,
anche se ci hanno riso dietro,
anche se ci hanno pesantemente criticato...
Gesù, noi ci siamo ancora: ci siamo, sempre!
Perché non siamo soli...
Ci sei, sempre, anche tu!
Tu non hai mai tagliato la corda:
non hai mai scaricato, sugli altri!
Gesù, aiutaci, a stare in tua compagnia!
Aiutaci, ad essere i "soliti fessi"...».

"Buona giornata, e buon lavoro!".