PREGHIERE AFFILATE...

"E tu, hai affilato l'arma della preghiera, per affrontare la vita con coraggio e speranza?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

C'era una volta, un boscaiolo,
che si presentò a lavorare, in una segheria!
Il salario era buono, e le condizioni di lavoro ancora migliori,
per cui il boscaiolo volle fare bella figura...
Il primo giorno, si presentò al capo-squadra,
il quale gli diede un'ascia, e gli assegnò una zona, del bosco!
L'uomo, pieno di entusiasmo, andò nel bosco, a fare legna.
In una sola giornata, abbatté diciotto alberi.
«Complimenti!», gli disse il capo-squadra.
«Va' avanti, così!».
Incitato da quelle parole,
il boscaiolo decise di migliorare il proprio rendimento,
il giorno dopo...
Così, quella sera, andò a letto presto!
La mattina dopo, si alzò, prima degli altri, e andò nel bosco.
Nonostante l'impegno,
non riuscì ad abbattere più di quindici alberi.
«Devo essere stanco!», pensò.
E decise di andare a dormire, al tramonto.
All'alba, si alzò, deciso a battere il "record", dei diciotto alberi...
Invece, quel giorno, non riuscì ad abbatterne, neppure la metà!
Il giorno dopo, furono sette, poi cinque:
e, l'ultimo giorno, passò l'intero pomeriggio,
tentando di abbattere il suo secondo albero.
Preoccupato, per quello che avrebbe pensato il capo-squadra,
il boscaiolo andò a raccontargli, quello che era successo,
e giurava, e spergiurava, che si stava sforzando,
ai limiti dello sfinimento...
Il capo-squadra gli chiese:
«Quand'è stata, l'ultima volta, che hai affilato la tua ascia?».
«Affilare? Non ho avuto il tempo, di affilarla:
ero troppo occupato, ad abbattere alberi!».

«La tua azione quotidiana diventa efficace,
solo se l'anima è stata "affilata", nella preghiera...».