NELLE BRACCIA DI DIO...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Un'anziana signora stava stirando!
Arrivò l'Angelo della morte, e le disse:
«È il tempo: vieni!».
La donna rispose:
«Va bene: ma lasciami finire, di stirare tutta la biancheria!
Chi lo fa, altrimenti? E, poi, devo cucinare;
mia figlia lavora, fino a tardi:
ha bisogno di qualcosa da mangiare, quando torna a casa, sfinita...
Lo capisci, questo?».
L'Angelo se ne andò...
Dopo un po' di tempo, tornò!
Chiese alla donna, se era pronta a lasciare la casa...
«È il tempo: vieni!», disse.
La donna rispose:
«Questa è la mia ora, per il turno alla Casa di Riposo, per Anziani!
Là, mi aspettano almeno dieci persone, dimenticate dalla loro famiglia...
Posso piantarle, in asso, così?».
L'Angelo se ne andò!
Dopo un po' di tempo, tornò, e disse:
«È l'ora: andiamo!».
La donna rispose:
«Sì, sì: hai ragione, è giusto!
Ma chi va a prendere il mio nipotino, alla Scuola Materna,
se io non ci sono più?».
L'Angelo sospirò:
«D'accordo: aspetterò, finché il tuo nipotino potrà andare a Scuola, da solo!».
Alcuni anni dopo, la donna era stanca, e piena di acciacchi
e, seduta sulla sua poltrona, pensava:
«Adesso, potrebbe arrivare l'Angelo...
Dopo tutta la fatica, la Casa di Dio deve essere meravigliosa!».
L'Angelo arrivò...
La donna chiese:
«Mi porti, adesso, nelle braccia di Dio?».
L'Angelo rispose:
«Dove credi, di essere stata, in tutto questo tempo?».

"La morte non è niente:
sono semplicemente passato, nella stanza accanto...
Io sono sempre io! Tu sei sempre tu!
Ciò che eravamo, l'uno per l'altro, lo siamo sempre...
Chiamami con il nome, con cui mi hai sempre chiamato!
Parlami, come hai sempre fatto!
Non usare un tono differente!
Non prendere un'aria mesta, o da cerimonia...
Continua a ridere, di ciò che ci faceva ridere, insieme!
Prega... Sorridi!".