UN’ARDUA SENTENZA...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Si racconta che, in un passato, assai remoto,
esistesse un Re, "semi-barbaro", che amministrava la giustizia,
in modo, allo stesso tempo, spettacolare, e bizzarro!
Per punire i crimini, particolarmente gravi, aveva concepito una singolare "ordalia"...
L'accusato veniva condotto, in un certo giorno, nell'arena di un circo,
sulle cui gradinate si affollava il popolo riunito!
Davanti a lui, vi erano due porte: dietro una di esse, vi era una tigre affamata,
la più feroce, che si fosse riusciti a trovare, per l'occasione;
dietro l'altra, si trovava, invece, una bella fanciulla, seducente, e verginale...
Solo il Re sapeva chi fosse, in attesa, dietro ciascuna porta!
Il reo era costretto a scegliere, immediatamente, fra le due porte...
In entrambi i casi, la sua sorte era segnata:
se compariva la fiera, moriva dilaniato, in pochi secondi;
se usciva la dama, doveva sposarla, seduta stante, e con grandi festeggiamenti,
con il Monarca in persona, come testimone delle nozze,
annullando qualunque Matrimonio, o impegno,
eventualmente contratto, in precedenza!
Una volta, si presentò il caso di un criminale, accusato di un delitto, molto grave:
povero plebeo, aveva avuto l'ardire di corteggiare, in segreto,
l'unica figlia del Re, la quale aveva corrisposto, appassionatamente,
seppure di nascosto, il suo amore!
Per il suo giudizio, nella fatidica arena,
quel barbaro Re cercò, accuratamente, la tigre più vorace,
ma scelse anche la più deliziosa delle fanciulle, come alternativa...
Sconvolta, la Principessa innamorata si vide lacerata, da una doppia angoscia:
da un lato, vedere quel corpo amato, e accarezzato, fatto a pezzi, dagli artigli della bestia;
dall'altro, assistere al Matrimonio, del proprio innamorato,
con una bella ragazza, alle cui attrattive, ella sapeva bene,
che il giovane colpevole non era, del tutto, indifferente!
Con astuzia di donna, e arroganza di Principessa, riuscì a sapere quale fosse la porta che, nell'arena,
corrispondeva a ognuno degli indesiderati destini!
Solo, al centro del circo, il giovane sembrava confuso, incalzato dalle aspettative, della moltitudine...
Anch'egli conosceva l'intimo dilemma, dell'amata,
e, dall'arena, le lanciò uno sguardo, supplichevole:
«Solo tu, puoi salvarmi!».
Con un gesto discreto, ma inequivocabile, la Principessa indicò la porta, di destra...
E il condannato la scelse, senza esitare!
Chi uscì, dalla porta aperta... La dama, o la tigre?

"In realtà, questa piccola storia, ci dice che, anche noi,
come la giovane principessa, e il giovane condannato,
quasi tutti i giorni, e a ogni passo,
giungiamo al momento incerto, e fatale, della decisione!
E non è, mai, facile...
Siamo condannati a scegliere,
e ogni scelta può avere, come conseguenza,
una perdita irreparabile!
Solo compiendo la volontà del Signore,
le nostre decisioni non potranno, mai, deludere...".