IL RE LEONE...

"E tu, sai accettare, umilmente, che siano altri a condurti nella vita?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Era appena finita, la stagione delle piogge!
Il Re Leone convocò, per le nuove elezioni,
tutti gli animali, della foresta equatoriale...
Muniti di regolare certificato elettorale, accorsero, tutti, alla "Convention"!
Dal palco presidenziale, il vecchio Leone, con un ruggito deciso, e potente,
ottenne un religioso silenzio, in tutta la vasta assemblea...
Poi, secondo un rituale, che si ripeteva, ormai, da decenni,
prese la parola, e disse:
«Cari amici, come ben sapete, con l'arrivo della democrazia,
ogni anno, ci ritroviamo, per eleggere il Re della foresta!
Anche quest'anno, come sempre, rinnoveremo, "li-be-ra-men-te",
l'elezione dell'unico Capo, che può, legittimamente, governare tutta la foresta,
e l'intera savana:
cioè... il sottoscritto, Sua Maestà, il Leone!
Lo eleggeremo, come sempre, a pieni voti...».
Ma, a questo punto, nel silenzio assoluto, dell'immensa assemblea,
si sentì una vocina squillante, che scendeva, dall'alto: da uno dei rami, di un baobab...
Una vocina, che domandava, al Re Leone: «Perché?».
Tutti gli animali, della foresta, si girarono, istintivamente,
verso la piccola incosciente, che aveva osato parlare:
per di più, interrompendo il Re!
Era, semplicemente, una scimmietta,
alunna della quarta classe elementare, ingenua,
con pelo bruno, e occhietti scintillanti...
Il Re Leone, spalancando, bonariamente, le zampe massicce,
in un gesto di paternalismo, indulgente, e comprensivo,
regalando a tutti un sorriso, forzato, a quarantasei denti, rispose:
«Cara scimmietta, tu sei piccolina! Ai bambini, si può perdonare, tutto...
Ma, crescendo, tra non molto, capirai, anche tu!
Ogni Regno, ha bisogno di un Re...
Ogni comunità, ha bisogno di un Capo,
di una guida, di un condottiero, di un duce!».
Convinto, di aver risposto, esaurientemente,
stava per riprendere il filo, del suo breve "discorsetto pre-elettorale",
quando la vocina chiese, nuovamente: «Perché?».
Stupito, contrariato, offeso, il Leone ruggì, con vigore:
«Piccola, impertinente! Chi ti ha concesso, la parola?
Non sai che, qui, posso parlare, soltanto, io?».
«Perché?», domandò, ancora, tutta impaurita, e tremante,
la piccola, ingenua, scimmietta!
«Già... Perché?», si domandarono, in coro, tutti gli altri animali...
«Perché? Perché?...».
«Perché...», ruggì, spavaldamente, sbavando di rabbia, il Leone...
«Perché, io, sono il più forte! Perché, qui, comando io!
Perché tocca, sempre, a me, dire l'ultima parola! E basta!».
Ma tutti i presenti, continuarono a chiedere, in coro:
«Perché? Perché? Perché?».
In questo modo, ebbe inizio la grande rivoluzione politica, degli animali!
L'"ex Re Leone", fremente di rabbia, scoprì di essere nudo,
abbandonato da tutti, irreparabilmente solo...
E, sconfitto, se ne rientrò, più inferocito che mai,
a incrudelire, selvaggiamente, nella savana!

"Ogni serio: «Perché?», aiuta, sempre, a cambiare, in meglio!
Soprattutto, nella tua vita...".