IN CIMA, ALLA MONTAGNA...

"E tu, hai scoperto il sogno, per il quale spendere fino in fondo la tua vita?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

C'era, una volta, un piccolo bruco,
che strisciava, risoluto, con tutta la forza dei suoi minuscoli piedini,
in direzione del sole!
Lo vide una cavalletta e, curiosa com'era, gli domandò:
«Dove vai?».
Senza rallentare il passo, il bruco rispose:
«Ho fatto un sogno, questa notte:
mi trovavo in cima, a quella montagna,
e potevo ammirare tutta la valle...
Mi è piaciuto molto, quello che ho visto, e ho deciso di realizzarlo!».
«Sei impazzito? Come puoi pensare, di arrivare, lassù?
Per te, un sassolino è già un'enorme montagna:
una pozzanghera, un mare, e un rametto, una barriera insuperabile!».
Il "bruchetto" neanche l'ascoltava:
contorcendosi, e strisciando, continuava a marciare...
Lo vide uno scarafaggio, dalla lucida corazza nera:
«Dove vai, bruco, così di fretta?».
Ansimando, per la fatica, il bruco rispose:
«Ho fatto un sogno, e voglio realizzarlo...
Salirò, su quella montagna, per guardare, di là, il nostro mondo!».
Lo scarafaggio scoppiò, in una grassa risata...
Tutti quelli, che lo incontravano, ragni, talpe, rane, fiori,
perfino un topo, non facevano, che ripetere, lo stesso ritornello:
«Lascia perdere... Non ce la farai, mai!».
Ma il bruco continuava...
Le sue forze, però, diminuivano, finché, esausto, si fermò per riposare,
ma, prima, si costruì un rifugio, per pernottare!
Una specie di robusto sacco a pelo, in cui si avvolse, completamente...
Tutti gli animaletti del bosco si radunarono,
per guardare la tomba di quello,
che consideravano l'animale più stupido, del mondo:
morto, di fatica, per realizzare un sogno sconsiderato!
Una mattina, con il sole che splendeva, in modo speciale,
si riunirono in tanti, intorno alla tomba del bruco,
divenuta un monumento, all'insensatezza:
un ammonimento, per i folli, che si buttano in imprese impossibili...
Improvvisamente, si accorsero che quel guscio compatto si lacerava,
e ne emergevano due antenne
e, poi, piano piano, due stupende ali iridescenti,
attaccate al corpicino minuscolo di una farfalla,
che si librò in aria, e spalancò le ali, mostrandole, in tutto il loro splendore!
Tutti gli animaletti tacquero, confusi...
Avevano avuto torto, e si sentirono molto sciocchi!
Il bruco stava per realizzare, facilmente, il sogno, per cui era vissuto,
era morto, ed era tornato a vivere:
arrivare, in cima, alla montagna!

"Arrivare, in cima, alla montagna...".