LUPO E BAMBINO...
Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:
C’era una
volta, un lupo, che viveva, nei dintorni di Betlemme!
I pastori lo temevano, tantissimo,
e vegliavano, l’intera notte, per salvare le loro greggi...
C’era sempre, qualcuno, di sentinella:
così, il lupo era, ogni volta, più affamato, scaltro, e arrabbiato!
Una strana notte, piena di suoni, e luci, mise in subbuglio i campi, dei
pastori!
L’eco, di un meraviglioso canto, di Angeli, era appena svanito, nell’aria...
Era nato un bambino, un piccino, un batuffolo rosa: roba, da niente!
Il lupo si meravigliò, che quei rozzi pastori fossero corsi, tutti, a vedere un
bambino!
"Quante smancerie, per un cucciolo d’uomo!", pensò il lupo...
Ma, incuriosito e, soprattutto, affamato, com’era, li seguì, nell’ombra, a passi
felpati!
Quando li vide entrare, in una stalla, si fermò, nell’ombra, e attese!
I pastori portarono dei doni, salutarono l’uomo, e la donna:
si inchinarono, deferenti, verso il bambino e, poi, se ne andarono!
L’uomo, e la donna, stanchi, per le fatiche, e le incredibili sorprese, della
giornata,
si addormentarono...
Furtivo, come sempre, il lupo scivolò, nella stalla!
Nessuno avvertì, la sua presenza... Solo il bambino!
Spalancò gli "occhioni", e guardò l’affilato muso che, passo, dopo passo,
guardingo, ma inesorabile, si avvicinava, sempre più...
Il lupo aveva le fauci socchiuse, e la lingua fiammeggiante!
Gli occhi erano due fessure, crudeli... Il bambino, però, non sembrava
spaventato!
"Un vero bocconcino!", pensò il lupo... Il suo fiato, caldo, sfiorò il bambino!
Contrasse i muscoli, e si preparò, ad azzannare la tenera preda!
In quel momento, una mano del bambino, come un piccolo fiore delicato,
sfiorò il suo muso, in una affettuosa carezza!
Per la prima volta, nella vita, qualcuno accarezzò il suo ispido, e arruffato
pelo,
e, con una voce, che il lupo non aveva mai udito, il bambino disse:
"Ti voglio bene, lupo!".
Allora, accadde qualcosa, di incredibile, nella buia stalla, di Betlemme...
La pelle, del lupo, si lacerò, e cadde a terra, come un vestito vecchio!
Sotto, apparve un uomo... Un uomo, vero: in carne, ed ossa!
L’uomo cadde, in ginocchio, e baciò le mani, del bambino,
e, silenziosamente, lo pregò...
Poi, l’uomo, che era stato un lupo, uscì dalla stalla, a testa alta,
e andò, per il mondo, ad annunciare, a tutti:
"È nato il Bambino Divino, che può donarvi la vera libertà!
Il Messia è arrivato! Egli vi cambierà!".
"Cambiare le
creature, semplicemente, amandole!
Questo, era, (ed è), il piano di Dio!
Forse, funziona, con le belve...".