UN’ANIMA TRASPARENTE...

"E tu, sai rendere la tua anima di cristallo, per essere trasparente, nei tuoi pensieri, come sei davanti a Dio?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Una volta, in una città lontana,
venne al mondo un bambino trasparente!
Attraverso le sue membra, si poteva vedere,
come attraverso l'aria, e l'acqua...
Era di carne ed ossa, e pareva di vetro,
e se cadeva, non andava a pezzi,
ma, al più, si faceva, sulla fronte, un bernoccolo trasparente!
Si vedeva il suo cuore battere,
e, soprattutto, si vedevano i suoi pensieri...
Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia,
e subito la gente poté vedere,
come una palla di fuoco, dietro la sua fronte;
ridisse la verità, e la palla di fuoco si dissolse!
Per tutto il resto della sua vita, non disse più bugie...
Il bambino crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo,
e ognuno poteva leggere, nei suoi pensieri,
e indovinare le sue risposte, quando gli faceva una domanda,
prima che aprisse bocca!
Egli si chiamava Giacomo, ma la gente lo chiamava "Giacomo di cristallo",
e gli voleva bene, per la sua lealtà; e, vicino a lui, tutti diventavano gentili...
Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore,
e cominciò un periodo di prepotenze,
di ingiustizie, e di miseria, per il popolo!
Chi osava protestare, spariva, senza lasciare traccia...
Chi si ribellava, era fucilato!
I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi, in cento modi...
La gente taceva, e subiva, per timore delle conseguenze!
Ma, Giacomo, non poteva tacere...
Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui:
egli era trasparente, e tutti leggevano, dietro la sua fronte,
pensieri di sdegno, e di condanna,
per le ingiustizie, e le violenze, del tiranno!
Di nascosto, poi, la gente si ripeteva i pensieri di Giacomo, e prendeva speranza...
Il tiranno fece arrestare "Giacomo di cristallo",
e ordinò di gettarlo, nella più buia prigione!
Ma, allora, successe una cosa straordinaria...
I muri della cella, in cui Giacomo era stato rinchiuso, diventarono trasparenti,
e, dopo di loro, anche i muri del carcere, e, infine, anche le mura esterne!
La gente, che passava accanto alla prigione,
vedeva Giacomo, seduto sul suo sgabello,
come se anche la prigione fosse di cristallo,
e continuava a leggere i suoi pensieri...
Di notte, la prigione spandeva intorno una grande luce,
e il tiranno, nel suo palazzo, faceva tirare tutte le tende, per non vederla,
ma non riusciva, ugualmente, a dormire!
"Giacomo di cristallo", anche in catene, era più forte di lui,
perché la verità è più forte, di qualsiasi cosa!

"Che succederebbe, se gli uomini fossero trasparenti,
e si vedessero i loro pensieri?
Eppure, davanti a Dio, siamo così!".