POESIE   BIMBO SCALZO   DIARIO

Piange il bimbo scalzo sul selciato traforato, 
le metafore di vita non lo sfamano!
Acuti sibili ne cullano il terrore,
truffaldine sere ne bombardano l'onore.

Vecchie promesse rubate dai potenti,
ne son coperta per la notte dura;
altari dissacrati la tavola denutrita,
girasoli innaffiati col sangue la certezza futura.

Il bimbo-uomo s'è nutrito di proiettili,
ha barattato la madre per il riso,
ha seppellito il padre nella sassaiola nemica,
ha chiamato fratelli i fucili arrugginiti.

Cresce e si rimpiccolisce fra bombe intelligenti:
l'odio adulto non sarà una saggia scuola!
Responsabili mondiali lo rinnegano,
araldi e menestrelli ne spengono la speme.

E il bimbo non è più bambino e più non piange,
gonfiato d'orrore medita vendette,
annusa pestilenze e le rincarta
per rincorrere l'airone e le scintille....

Sulla porta dell'inferno bussa piano:
quattro soldi hanno annegato dignità,
cede i suoi organi o si mangia la bandiera,
a calci e pugni rivendica memoria....

Dirotta un aereo, punta un fucile, nuota nel buio:
una scarica di inedia la sua crociata,
la mantide religiosa divora i suoi figli,
la terra si fa triangolo e si rintana........

Oh mondo senza cielo dei bimbi/soldato,
oh finti annegamenti e finti ardori,
lasciate questi figli a tante madri,
nutriteli d'amore e di coraggio!

Figli del mondo saranno allor,
figli di pace: saggi e prudenti come nessuno mai,
forti e robusti per la ricompensa,
angeli di giustizia senza mitraglie.

O così o la morte
dell'anima del mondo...
o così o la distruzione
delle umane genti.......

Odio mangia d'odio le vendette:
non pace barattata,
ma vergogna.

Sandra Cervone