ACQUA BOLLENTE...

"E tu, sai trasformare la fatica, con le tue qualità, diffondendo intorno a te l'aroma della vita?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Una ragazza andò dalla madre,
per lamentarsi, di come la vita fosse così dura, per lei!
Non sapeva più, come cavarsela,
e aveva tanta voglia, di piantare tutto:
era stanca, di combattere, con le vicissitudini quotidiane...
Sembrava che, appena un problema era risolto,
un altro ne sorgesse, a complicare le cose!
La madre la portò, in cucina...
Riempì tre tegamini di acqua,
e li depose sul gas, a fuoco alto!
Presto, l'acqua cominciò a bollire...
Nel primo, mise una carota: nel secondo, un uovo,
e nel terzo, una manciata di caffè macinato!
Li lasciò bollire, per un certo tempo, senza dire niente.
Dopo circa venti minuti, spense il fuoco.
Tirò fuori la carota, e la depose su un piattino:
così, fece anche con l'uovo,
e versò il caffè, filtrandolo, in una tazza!
La madre le disse di avvicinarsi,
e di toccare la carota: lo fece, e notò che era soffice...
Poi, la madre le disse di prendere in mano l'uovo,
e di romperlo:
dopo averne tolto il guscio, notò l'uovo indurito,
dalla bollitura!
Poi, la madre disse, alla figlia, di sorseggiare il caffè!
La ragazza cominciò a sorridere,
al contatto con il ricco aroma del liquido,
che beveva...
Poi, chiese alla madre:
«Che cosa significa, tutto questo?».
La madre le spiegò che ognuna, delle tre cose,
aveva dovuto far fronte, alla stessa avversità:
l'acqua bollente...
E ognuna di esse aveva reagito, in modo diverso!
La carota era entrata nell'acqua, forte, e dura,
ma, dopo aver lottato con l'acqua bollente,
si era rammollita, e indebolita...
L'uovo era entrato, fragile, nell'acqua!
Il guscio sottile proteggeva il suo interno, liquido,
ma, dopo aver lottato, con l'acqua bollente, si era indurito!
Il caffè macinato, invece, si era comportato,
in modo del tutto unico...
Dopo essere stato gettato, nell'acqua bollente,
aveva agito sull'acqua, e l'aveva trasformata!
«Con quale, di questi tre, ti identifichi?»,
chiese la madre, alla figlia.
«Quando l'avversità bussa alla tua porta,
come rispondi?
Come la carota, che molla tutto?
Come l'uovo, che indurisce, e inaridisce il cuore?
O sei come il caffè, che cambia l'acqua,
con le qualità migliori, che si porta dentro?».

"La sofferenza è come lo scalpello, dello scultore:
rivela, quello che c'è, in te...".