GUSTANDO IL CAFFÈ...

"E tu, sai gustare il senso della vita, in qualsiasi avvenimento essa si presenti?"...

Il Gufo nei suoi pensieri notturni disse:

Un gruppo, di professori,
tutti con successo, nelle rispettive carriere,
s'incontrò, per far visita, al loro vecchio insegnante!
Subito, la "chiacchiera" deviò, sullo "stress",
prodotto dall'attività, e dalla vita, in genere!
Il professore offrì, loro, del
caffè...
Andò in cucina, e tornò, con una caffettiera grande,
e una selezione, di tazze, molto varia!
Ce n'erano, di porcellana, di plastica, e di cristallo:
alcune semplici, altre decorate,
di forma comune, e finemente stilizzate...
Tranquillamente, disse loro, che scegliessero una tazza,
e si servissero, con il caffè, appena preparato!
Quando lo ebbero fatto, il vecchio insegnante si schiarì la gola,
e, con molta calma, e pazienza, parlò, al gruppo:
«Vi sarete resi conto, che le tazze, che apparivano migliori,
sono finite prima, di quelle che erano semplici, e rozze?
Questo, è naturale, poiché ognuno preferisce avere il meglio, per sé!
Ed è questo, il motivo, dei vostri, molti, problemi!».
E continuò: «Le tazze non cambiano, la qualità, del caffè!
Infatti, la tazza contiene solo, o riveste, ciò che beviamo...
Quello, che a voi interessava, era il caffè, non la tazza;
ma, istintivamente, avete cercato, le più belle!
Provate, a guardare le tazze, degli altri...
Adesso, pensate, a questo: la vita, è il caffè!
La fatica, i soldi, la posizione sociale, sono semplici tazze,
che le danno forma, e supporto,
e il tipo di tazza, che abbiamo,
non definisce, né cambia, in realtà, la qualità, della nostra vita!
Perciò, se ci concentriamo, solo, sulla tazza,
non riusciamo a gustare, il caffè...
Gustate, il caffè!
La gente, più felice, non è quella, che ha di più,
ma quella, che fa bene, con ciò, che possiede!
Quindi, ricordate: vivete, in modo semplice, in pace...
Amate, e comportatevi, con generosità!
Siate solidali, e solleciti! Parlate, con amabilità...
Lasciate, il resto, a Dio!».

"La persona, più ricca, non è, quella che ha, di più,
ma quella, che si crea, meno bisogni...".